La lettura di libri è al giorno d’oggi una cosa “riservata agli appassionati” ma a mio parere rimane
uno strumento importante per i nostri figli e va promossa fin dall’infanzia.
La promozione della lettura dovrebbe cominciare sempre all’interno delle mura domestiche, perciò
più un genitore è un lettore forte ed è capace di incuriosire il bambino attraverso la lettura di libri,
più si ha la possibilità di crescere un futuro lettore. Continua a leggere
Hai mai sentito parlare di coaching? Trovo l’argomento molto interessante, soprattutto pensando ai genitori che solitamente devono ottimizzare il proprio tempo e rendere efficienti le proprie azioni.
Quindi, questa volta, ospito nel mio blog una professionista, Sabrina Mennella, che ci parlerá di questo metodo attuale e sempre piú diffuso.
Sabrina, cosa è il coaching? Il coaching è un metodo attraverso il quale il coach accompagna il suo coachee a focalizzare in modo autonomo ma più consapevole, sogni, desideri e traguardi da raggiungere, trasformando quell’idea di futuro in azioni che prendono forma e si concretizzano grazie alle potenzialità e virtù che ogni individuo possiede.
Investi su te stesso: sei l’arma più potente!
Come trasformare il desiderio di essere se stessi in azione?
Fai una promessa a te stesso: decidi di rispettare la tua natura più profonda.
Hai presente quando ci hanno insegnato a rispettare il “prossimo come te stesso” ?
Giusto per non ritrovarsi troppo spesso nei guai, probabilmente la maggior parte di noi ha imparato a rispettare il resto del mondo…ma, facciamo davvero altrettanto con noi stessi?
Prova a pensare quanto sia emozionante sentire che qualcuno ti rispetti: con l’ascolto, con i gesti, con il tono della voce, con il tuo spazio che non viene invaso.
Inizia a fare lo stesso con te stesso:
- rispetta i tuoi tempi
- ascolta i tuoi bisogni
- vai in un posto che ti faccia sentire libero
- isolati dal mondo
- cerca il silenzio
Ti ricordi quando è stata l’ultima volta che ti sei sentito appagato, soddisfatto, orgoglioso delle tue azioni?
Tuffati ancora una volta in quella situazione coinvolgente, afferra quell’istante e ascolta con un’attenzione nuova quelle sensazioni. Se puoi e appena ti va, scrivile dove vuoi: sarà utile quando ne avrai bisogno, rileggere i tuoi pensieri.
Ora, pensa a cosa o a chi potrebbe regalarti ancora tutta quell’energia capace di rendere unico quel modo di sentirsi.
Se ti dovesse servire un’idea, potresti:
- Fare, ora, quello che fino a ieri poteva sembrarti una pazzia…(metti in quarantena quel diavoletto che continua a volerti boicottare)
- Fare tu il primo passo questa volta…
(diventa protagonista, scoprirai l’aspetto sconosciuto di te)
- Fare una promessa a te stesso: vai fino in fondo costi quel che costi!
(meriti la fiducia di te stesso più di chiunque altro)
- Recuperare quel coraggio che mai ti mancherebbe se il dovere ti chiamasse
(ora devi qualcosa a te stesso: imparare a prenderti cura di te)
Se ti alleni a rispettare te stesso, niente e nessuno ti potrà ferire al punto di farti perdere di vista la vita che intendi costruire secondo i tuoi valori.
Mantenere la promessa con te stesso lascerà sulla tua pelle una forza ed un coraggio indelebili.
Sabrina Mennella, esperta nella cura del cliente, nella creazione e definizione delle procedure in ambito aziendale, scopre grazie al Coaching quanto possa fare la differenza l’autorealizzazione e l’empatia nei confronti del prossimo: caratteristiche che completano il lavoro sempre desiderato.
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Tuo figlio sta crescendo ed è arrivato anche il momento di decidere quale sport praticare.
Oggigiorno è possibile scegliere tra tantissime attività per cui è fondamentale aiutarlo a decidere
quale o quali sport lo faranno divertire di più.
Molto spesso i bambini decidono di praticare uno sport “per tradizione”, perché è più facile e conveniente seguire lo sport dei fratelli o dei genitori. Spesso i media condizionano la scelta, un esempio classico è dato dal calcio che è dominante in TV non solo in Italia ma in tutta Europa.
Il calcio coltiva lo spirito di gruppo e si può praticare ovunque, il ciclismo tempra il carattere e richiede tanto allenamento; tante sono le possibilità ma la cosa più importante è che tuo figlio segua uno sport adatto a sé, che lo aiuti nella crescita sia mentale che
fisica.
Elementi da considerare per scegliere lo sport
Un bambino dovrebbe scegliere lo sport in base al proprio gusto, allo stato di salute e al tipo di
fisico, oltre che al proprio carattere. In base al proprio carattere egli potrà scegliere tra sport solitari
o di gruppo e non sempre il primo sport praticato sarà quello definitivo, perciò è importante provare
più di uno sport per capire le proprie preferenze.
I bambini possono scegliere oggi tra tantissimi sport, quello più praticato è il calcio. Altri sport che raccolgono maggiori favori sono il tennis, la ginnastica, il nuoto e la pallavolo. Il bambino di oggi ha la disponibilità economica di praticare sport che fino a qualche tempo fa erano riservati ad un ristretto numero di atleti, come lo sci, il golf, il canottaggio, il surf e l’equitazione.
I genitori investono nelle attività sportive dei figli sia in termini di tempo
che di denaro. Molto spesso, però, lo sport viene interpretato dai genitori unicamente come
competizione, ma in questo modo viene privato ai bambini il piacere dell’attività ludica. Per
comprendere se tuo figlio ama lo sport che sta praticando assicurati che stia frequentando gli
allenamenti sempre con piacere e interesse.
Quale sport scegliere?
I bambini si avvicinano ad una attività piuttosto che a un altra in base alla struttura della propria
personalità. Non esiste uno sport migliore di un altro, esiste uno sport che meglio si adatta alle
caratteristiche di ogni bambino.
Si distinguono delle caratteristiche generali nei bambini che decidono di praticare un determinato sport:
Il calcio
Uno degli sport più conosciuti e più praticati al mondo. Il molti paesi è considerato lo sport
per eccellenza proprio perché molto popolare tra gli adulti. I bambini subiscono l’influenza
dell’ampio spazio che la TV dedica al calcio e sanno che i calciatori vengono pagati molto bene. Il
calcio è comunque considerato uno sport positivo. Secondo alcuni psicologi anche i ruoli dei
calciatori possono dire tanto sul carattere dei nostri bambini. Per esempio chi sceglie di fare
l’attaccante è solitamente un bimbo infantile e individualista, esibizionista ed esuberante. I difensori
invece sarebbero più sicuri, più stabili emotivamente e soprattutto più responsabili. Il portiere viene
considerato caratterialmente coraggioso, con uno spiccato equilibrio emotivo e sicuro di se stesso.
La pallavolo
Questo sport può essere praticato dai bambini che amano la collaborazione, in quanto
permette a tutti i giocatori di partecipare attivamente al gioco. I pallavolisti solitamente si sentono
gratificati proprio perché il gioco prevede la rotazione dei ruoli e lo scambio continuo delle
posizioni.
La pallacanestro
La pallacanestro presuppone intelligenza e ingegnosità, è uno sport adatto a chi
possiede coordinazione, velocità e una buona prontezza di riflessi. Il basket tende ad eliminare i
giocatori che non presentano rapidità nelle decisioni e che mostrano difficoltà ad adattarsi alle
nuove situazioni.
Il ciclismo
Chi sceglie questo sport è spesso un bambino introverso, tenace e disposto a sopportare
le fatiche delle gare. Sembra che la personalità del ciclista sia caratterizzata dalla capacità di
soffrire.
L’atletica leggera
I bambini che scelgono come sport l’atletica leggera sono soggetti che hanno
avuto il dono della velocità. Essendo la velocità una qualità innata, non ha bisogno di allenamenti
duri e faticosi e i bambini non hanno bisogno di essere eccessivamente motivati per proseguire nello
sport. I bambini che decidono di intraprendere questo tipo di sport sono, secondo gli studi,
solitamente estroversi, capricciosi e impulsivi.
Il nuoto
I bambini solitamente sono motivati al nuoto perché amano l’acqua. I nuotatori sono
sicuri, con un livello medio di autostima e non presentano difficoltà nella concentrazione.
Il tennis
Sport praticato solitamente da persone con una certa disponibilità economica, come il
nuoto, l’equitazione, la vela. I bambini tennisti amano concentrarsi e amano la disciplina.
Quest’attività richiede coordinazione e prontezza dei riflessi.
La ginnastica ritmica e artistica
I bambini che praticano questi sport presentano un forte senso
del dovere e molta ambizione. Sono bambini molto motivati, intelligenti ma anche molto ansiosi se
partecipano alle gare.
E tuo figlio ha deciso quale sport praticare? Quale gli consigli?
Secondo le statistiche il 20% dei neonati dorme poche ore durante la notte, vale a dire 1
bambino su 5. Se le probabilità non sono state benevole con te non preoccuparti, c’è un rimedio
anche a questo. Importante è educare tuo figlio a distinguere il giorno dalla notte, quindi
rendendo il riposo notturno più tranquillo ed efficace rispetto a quello diurno, invogliato da rituali
come bagnetto, cena e pigiama.
A volte l’insonnia è causata dalla semplice voglia di un “succhiotto” notturno che viene confuso con una necessità di poppata, altre volte il sonno è reso difficile dal troppo caldo causato da abbigliamento e coperte. Piccoli accorgimenti e saranno delle grandi notti per te e il tuo bambino.
I ritmi del sonno dei bambini
Nei primi tempi i neonati dormono dalle 16 alle 18 ore al giorno, quindi trascorrono quasi tutto il
tempo dormendo. Bisogna sottolineare che i bambini fino ai 4 mesi di vita si svegliano di notte
per fare le poppate.
Gradualmente, in particolare dopo il primo mese di vita, i bambini si svegliano più spesso durante il giorno e dormono più ore la notte, richiedendo il seno solo poche
volte. Molti bambini si svegliano durante la notte, mangiano e riprendono a dormire, altri faticano
a riprendere sonno. C’è da considerare, quindi, che ogni bambino è diverso da un altro, ha il
proprio temperamento e i propri tempi.
I bambini devono imparare a distinguere il giorno dalla notte
I bambini appena nati si devono abituare alla differenza tra il giorno e la notte, e noi genitori
possiamo aiutarli ad adattare i loro ritmi del sonno scandendo il giorno dalla notte con dei rituali.
Quando i bambini dormiranno di giorno, si faranno riposare in una stanza illuminata e senza
evitare i rumori (per esempio si potrà usare l’aspirapolvere senza timore di svegliarli). Di notte,
invece, per fare in modo che il bambino sia educato al sonno, potremo farlo rilassare con un
bagnetto, gli daremo la cena, gli metteremo il pigiama e lo accompagneremo a letto (possibilmente
ad orari fissi).
Quando è buio sarà necessario fare silenzio, evitare i rumori, in modo che il
bambino possa capire pian piano che quella è la notte e possa dormire in tranquillità. Se il
bambino non si addormenta subito gli potremo cantare una canzoncina a voce bassa o
raccontare una storia facendogli una carezza.
Cosa fare se il bambino si sveglia durante la notte e non riesce più a dormire
Le principali cause di insonnia nel bambino:
Fame
Molto spesso i bambini per riprendere sonno hanno bisogno di fare una
poppata. Quando i bambini si svegliano durante la notte dopo i sei mesi di vita, è
evidente che si svegliano non perché hanno fame ma perché hanno bisogno di un
“succhiotto” notturno. Un accorgimento che può andare bene per tutti i bambini è quello
di abituarli a fare pasti rapidi durante la notte, evitando in questo modo che il seno della
mamma si trasformi in succhiotto.
Ruttino e rigurgito
A volte i bambini mangiano con avidità e questo potrebbe
portare al vomito dopo la poppata. Se il bambino tende a rigurgitare dopo ogni poppata,
prima di metterlo a letto lasciamolo una decina di minuti in posizione verticale. In questo
modo favoriremo la comparsa del ruttino ed eviteremo il rigurgito.
Coliche gassose
Si riconoscono facilmente perché si presentano come dolori
persistenti a ore fisse. Il bambino piange intensamente, si irrigidisce e non si riesce a
calmarlo. In presenza di coliche gassose dobbiamo aspettare che scompaiano oppure
inventarci delle strategie per alleviare i suoi dolori. Ciò che possiamo fare è massaggiargli
la pancia e poi la schiena, offrirgli il seno se lo desidera, dargli il ciuccio per provare a
calmarlo oppure fargli un bagnetto rilassante. Le crisi improvvise di pianto scompaiono
piano piano spontaneamente.
Bruciore al sedere per via del panno sporco
Le feci, a contatto con la pelle per parecchio tempo, tendono ad irritarla e a far arrossare il sedere del bambino. Se il bambino si sveglia durante la notte e ci accorgiamo che ha difficoltà a riprendere sonno
dobbiamo controllare che il pannolino sia pulito.
Sensazione di caldo
Questo succede se il bambino viene coperto eccessivamente. Ci accorgiamo che il bambino ha caldo se piange nervosamente, è sudato e se ha il viso arrossato. Proviamo ad alleggerire il suo abbigliamento o a levare
qualche coperta.
Raffreddore
Il raffreddore causa una difficoltà nella respirazione dal naso, perciò il
bambino si potrebbe svegliare irritato e non riuscire più a dormire. Il sistema migliore è
quello di spruzzargli una soluzione di acqua e sale per fare in modo che il bambino possa
respirare meglio, succhiare il seno e dormire serenamente.
Immagine per gentile concessione di Stefania Scano.
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Per il bambino la lontananza dalla madre anche solo di un’ora può essere vissuta in modo angosciante e può provocargli un notevole stress perché crede di essere stato abbandonato. Non tutti i bambini vivono la separazione in maniera negativa, alcuni non hanno difficoltà a stare da soli con altre figure di riferimento; per altri bambini, invece, quando la madre si allontana è una tragedia e neanche le altre figure di riferimento riescono a consolarli. Continua a leggere
“Deve arrivare un fratellino, wow che emozione!”
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