Bambina-che-studia

È arrivato il tempo delle prime interrogazioni! Per ottenere buoni risultati lo studente deve saper organizzare e pianificare il lavoro, seguendo  delle tappe precise e senza avere troppa fretta di finire. Se tuo figlio si sente disorientato e non ha un buon metodo di studio puoi aiutarlo con questi semplici passi.

5 consigli per aiutare tuo figlio a studiare per l’interrogazione:

  1. Prima lettura rapida del testo da studiare

    È una lettura orientativa per capire di cosa parla il testo, quindi in questa fase lo studente non deve soffermarsi sui dettagli. Se non si capisce qualche concetto si deve andare avanti, infatti l’importante è farsi un’idea dell’argomento in generale. La prima volta che si legge un testo si ha un’infarinatura dell’argomento e non si può pretendere di capire ogni concetto e tanto meno di ricordare tutto.

  2. Lettura analitica del testo

    È una lettura lenta e approfondita che ha lo scopo di far approfondire i concetti allo studente. In questa fase si comprende, si seleziona e si sottolinea.

    Capire

    La lettura analitica consente di assimilare le nozioni presenti nel testo. Molti studenti tralasciano per pigrizia i concetti che non capiscono, invece sarebbe opportuno ammettere le difficoltà e chiedere aiuto all’insegnante o ai genitori.

    Selezionare

    Con questo tipo di lettura si selezionano i concetti che devono essere ricordati; ovviamente non si può memorizzare tutto il testo, perciò lo studente separerà i concetti chiave da quelli meno importanti.

    Sottolineare

    Lo studente dovrà sottolineare le parti più importanti che andranno memorizzate. Un errore che commette spesso lo studente è quello di sottolineare troppo. Facciamo notare ai nostri figli che sottolineare troppo equivale a non sottolineare affatto!

  3. Preparazione riassunti e schemi

    È una fase fondamentale che consiste nell’integrare i concetti presenti nel libro con gli appunti e le spiegazioni degli insegnanti. È anche il momento in cui si collegano i concetti nuovi con quelli già studiati in precedenza.

  4. Ripetizione dei concetti

    Alcuni studenti ritengono che la ripetizione degli argomenti sia una perdita di tempo, quindi pensano che dopo aver letto il testo da studiare un paio di volte, l’argomento sia stato appreso. Poi si presentano all’interrogazione e scoprono che il loro metodo di studio è stato un fallimento. Per ottenere buoni risultati nelle verifiche, invece, è necessario ripetere. Innanzitutto la ripetizione permette di verificare quanto si è studiato, rinforza la memorizzazione e permette di verificare se si sta esponendo in maniera corretta o se ci sono passaggi da modificare nell’esposizione.

    L’alunno dovrebbe ripetere ogni paragrafo fino a quando l’esposizione non diventa fluida. La ripetizione deve essere fatta a voce alta, invece molti studenti dicono che ripetono “con la mente”, ma questo metodo non dà buoni risultati.

    Consiglio sempre di ripetere la prima volta con il libro aperto, dando uno sguardo di tanto in tanto al testo, poi appena si è più sicuri si può ripetere con il libro chiuso.

    La ripetizione a memoria delle frasi del libro non è utile, prima di tutto perché le frasi imparate si dimenticano facilmente e in breve tempo, e anche perché la ripetizione a memoria non consente all’alunno di esporre i concetti con le proprie parole.

  5. Ripasso finale

    Molti studenti commettono l’errore di non ripassare dopo aver studiato. Il mio consiglio invece è quello di ripassare la notte prima della verifica e anche la mattina appena ci si sveglia. Ripassare significa leggere velocemente l’argomento studiato e poi ripeterlo.

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