Scegliere la scuola per i nostri figli è sempre una decisione importante che ci prende tante energie. È naturale avere dubbi e porsi domande, questo significa che prima di prendere una decisione per nostro figlio ci pensiamo, ci ragioniamo su e valutiamo tutti i possibili benefici e svantaggi.
Bilinguismo: sì o no?
Quando ci viene in mente la possibilità di scegliere una scuola bilingue i dubbi e le domande si fanno molto più grandi. Le persone intorno spesso non aiutano e ci scoraggiano con falsi miti sul bilinguismo. Dopo tre anni che mia figlia frequenta una scuola inglese io e mio marito siamo sempre più contenti della scelta fatta. In base alla mia esperienza voglio rispondere ai dubbi più frequenti sul bilinguismo.
Le domande più comuni sul bilinguismo
1) È possibile che i bambini confondano i vocaboli e la grammatica delle due lingue?
La paura principale dei genitori è che i bambini, imparando due lingue, si confondano e tendano a mischiarle. È normale che i bambini, soprattutto quelli molto piccoli, tendano a utilizzare termini delle due lingue nella stessa frase. Questo è solo un fenomeno passeggero. Ricordiamoci che i bambini che parlano due lingue devono imparare il doppio dei vocaboli dei bambini monolingue. Molto spesso i piccoli mischiano le due lingue, perché nel formare una frase scelgono il termine che al momento viene in mente prima o perché è più facile da pronunciare. Con il passare del tempo la “confusione” tra le due lingue si affievolisce fino a scomparire.
2) Ho sentito dire che i bambini che apprendono una seconda lingua presentano un ritardo del linguaggio. È vero?
Può capitare che i bambini bilingue presentino un ritardo nel linguaggio. Questo avviene perché per il bambino che sta apprendendo due lingue, la fase in cui ascolta e sta immagazzinando ma non produce si potrebbe prolungare. Potrebbe poi verificarsi un periodo di interferenza tra le due lingue, ma è temporaneo, in quanto il cervello dei bambini sa “distinguere” le due lingue.
Bisogna sottolineare che non tutti i bambini bilingue ritardano a parlare. Alcuni raggiungono le tappe del linguaggio più precocemente dei bambini monolingue.
3) Imparando simultaneamente due lingue, c’è il rischio che il bambino le apprenda male?
I genitori hanno il timore che il bambino che impara due lingue le apprenda entrambe male, nel senso che la seconda lingua andrà a prendere il posto della lingua madre. Anche questa è una falsa credenza, infatti le ricerche hanno dimostrato che più si tende ad allenare il cervello e più si sviluppa. È dimostrato che l’apprendimento di una seconda lingua non ostacola lo sviluppo corretto della lingua madre.
4) In quale lingua ci si deve rivolgere al bambino bilingue?
Vorrei precisare che i bambini non si rivolgono mai ad una persona in una lingua che non è la sua, inoltre si rifiutano di rispondere alle persone che si rivolgono a loro in una lingua che non parlano abitualmente. Ti faccio un esempio personale: mia figlia sa perfettamente che a casa la lingua di riferimento è l’italiano e a scuola l’inglese; a casa si rivolge a me e al padre in italiano, mentre con le maestre e i compagni parla naturalmente l’inglese. La bambina utilizza la lingua italiana a casa e con le persone che parlano abitualmente italiano, invece sceglie l’inglese per giocare da sola nella sua cameretta oppure quando invita a casa le sue compagne. Capita spesso che qualche parente (che sa che la bimba frequenta la scuola inglese) le faccia qualche domanda in inglese: la reazione della bambina è quasi sempre un rifiuto, di solito ignora la domanda perché capisce che l’inglese non è la lingua di riferimento di quella persona.
Hai ancora qualche timore sull’apprendimento precoce di una seconda lingua?
Immagine per gentile concessione di Stefania Scano.
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