Il gioco del puzzle può essere un primo passo per aiutare il bambino ad affrontare attività impegnative e
scolastiche come gli esercizi di matematica. Oltre alle importanti motivazioni, in questo articolo elenco le
fasi tipiche del gioco da insegnare ai più piccoli.
Secondo uno studio dell’Università di Chicago i bambini che giocano con i puzzle in età
prescolastica avranno più successo nelle materie scientifiche. Infatti il gioco del puzzle favorisce il
ragionamento, migliora la capacità logica e di intuizione e insegna le procedure per poter affrontare i
compiti.
Come tutti i compiti complessi anche il gioco del puzzle può essere scomposto in varie fasi:
1.Definizione dell’attività
L’adulto può mostrare al bambino come affrontare compiti difficili seguendo delle istruzioni. Egli
può agire e nel frattempo dire ad alta voce ciò che farà per completare il puzzle: “Lo scopo del
gioco è quello di riunire tutti i pezzi per ottenere l’immagine raffigurata sulla scatola.”
2.Capacità attentiva
L’adulto può continuare: “Ecco, starò attento nella scelta dei pezzi. Farò prima la cornice e poi
procederò con gli altri pezzi. Sceglierò quelli che hanno tonalità di colore simile, dopo aver
sistemato i pezzi in modo visibile sul tavolo.”
3.Provare e riprovare
L’adulto continua con il suo dialogo interiore: “Forse questo pezzo si assembla meglio con
quest’altro. Invece questo pezzo è sbagliato, proverò di nuovo.”
4.Concludere
“Ecco, sto finendo il puzzle nel modo giusto, mancano pochi pezzi.”
Molti bambini tendono a scoraggiarsi di fronte ad attività e compiti scolastici che richiedono impegno. Il
risultato è il più delle volte la resa e la rinuncia.
Ottenere buoni risultati nel gioco del puzzle aumenta la stima di sé. Questo gioco prevede che si debba
provare e riprovare per trovare i pezzi giusti che si incastrano. Incastrare i pezzi, montare e smontare è
un’attività utile per migliorare la capacità logica rappresentata dalla sequenza delle azioni compiute. È un
gioco di pazienza che si conclude soltanto insistendo. Insegna ai bambini che nella scuola e nella vita è
giusto provare e buttarsi nei compiti anche se non si è sicuri di raggiungere un buon risultato. Come altri
compiti complessi, anche gli esercizi di matematica sono spesso difficili, ma il bambino deve essere
consapevole che è meglio impegnarsi e non scoraggiarsi alla prima difficoltà.
Immagine per gentile concessione di Stefania Scano.